Casa Dante

Progetto privato

 

Architetti: Fedele Francesco e Figliomeni Mariangela

Photo: Salvatore Colloridi

Nella zona residenziale del piccolo borgo di Varapodio, all'interno di un contesto urbano caratterizzato dal "non finito", si inserisce il lotto sul quale insistono alberi di agrumi ed ulivi secolari, che ben si relazionano con la forma architettonica di una residenza unifamiliare a misura di una giovane coppia.

All'interno di volumi puri e sovrapposti si sviluppano spazi avvolti dalla luce, il cui cuore è costituito da un vuoto che attraversa tutti i piani, spingendosi anche più giù, dal calore unico offerto dai materiali utilizzati: vetro, ferro grezzo e legno di ulivo locale. Il tutto all'insegna della sostenibilità ambientale ed energetica, grazie all'uso di sistemi innovativi e allo studio delle esposizioni delle facciate. 

Un progetto residenziale innovativo, che si scosta molto dai canoni tradizionali che caratterizzano gli edifici circostanti, pur rispettando e riproducendo gli elementi caratteristici e naturali del luogo, ma ricercando nuove soluzioni funzionali, tecnologiche, strutturali, ambientali e linguistico/architettoniche  

Una struttura in cemento armato tradizionale, posta su pali di fondazione che permettono di sospendere la costruzione rispetto al terreno, sotto il quale scorre una rigogliosa falda acquifera. Un tamponamento in blocchi multistrato di argilla e polistirene espanso, al fine di garantire un elevato isolamento termico per un edificio a basso consumo energetico, grazie anche all’utilizzo di vetrate termiche, coperture coibentate e impianti ad energia rinnovabile.

L’involucro esterno è un gioco di volumi, sottrazioni e incastri, evidenziati dall’uso di differenti colori e materiali, che penetrano anche nello spazio interno, esaltando la percezione del grande living che si sviluppa su più livelli. Uno spazio pervaso dalla luce che avvolge ogni ambiente grazie all’uso di ampie vetrate, aperte sullo spazio privato del giardino.

L’ambiente principale è costituito da un profondo vuoto che taglia tutto l’edificio in altezza, fino a scendere anche al di sotto del piano di campagna, a creare una sorta di vasca dalla quale è possibile godere di tutti i particolari architettonici e di design che impreziosiscono questa residenza. Il grande living di ingresso è infatti delineato principalmente da due grandi pareti nere che proseguono all’esterno definendo gli spazi di ingresso principale e retrostante, mentre l’ambiente focale è contraddistinto dalla depressione centrale nella quale trova collocazione l’area relax con i lunghi divani, il caminetto ed un grande affaccio di 4 metri verso il giardino.

Nello stesso ambiente, ma alla quota più alta di ingresso, si sviluppa la zona soggiorno dalla quale si accede allo spogliatoio, al bagno e alla cucina, pensata come un ambiente anch’esso unico con il grande living, ma separabile per mezzo di una porta vetrata scorrevole a tutta altezza. L’ambiente della cucina è suddiviso in due zone: la zona pranzo che affaccia, per mezzo di un’ampia vetrata scorrevole, sulla veranda esterna, con una pavimentazione unica che prosegue fino al giardino, così da divenire un solo ambiente interno/esterno e il blocco della cucina vera e propria. Un grande cubo nero scavato per permettere il passaggio intorno all’isola, un volume puro che contiene al suo interno tutti gli elementi funzionali, dalla cappa all’illuminazione incassata.

La particolare pavimentazione al piano terra è una rievocazione innovativa di differenti tagli di pietre estremamente diverse e geograficamente lontane tra loro, fuse creativamente fino a dar vita ad un alto contenuto estetico e di design.

Un materiale tra tutti emerge prepotentemente negli ambienti principali: il legno di ulivo. Albero caratteristico locale, poco utilizzato per le sue venature marcate e i suoi colori “sgargianti”, dona un tocco di unicità agli ambienti e agli elementi che lo utilizzano, in particolar modo per il suo essere “artigianale”. Di legno di ulivo è costituita la scala interna, elemento focale del living e della doppia altezza, formata da gradini scatolari a sbalzo e da un parapetto in vetro nella seconda rampa. Tramite essa si può accedere all’ampio corridoio del piano superiore, elemento di distribuzione di tre camere da letto, un bagno ed uno studio, ma soprattutto punto di accesso alla libreria a tutta altezza in legno di ulivo, con affaccio vetrato sul vuoto sottostante. Da questo punto si può godere della vista più bella dell’intero edificio, sulla grande doppia altezza, al di sopra del lampadario pendente.

Accanto alla libreria, in un volume scavato, si trova l’ingresso alla camera padronale, con arredamento minimal ed essenziale. Al di la della parete sulla quale poggia il letto, trovano collocazione, infatti, la cabina armadio e il bagno privato. Entrambi gli ambienti sono visibili dalla camera per mezzo di una parete vetrata scorrevole che immette nella cabina e di un vetro dal lato opposto che permette di intravede all’interno del bagno. Questo, infatti, è stato realizzato su misura per mezzo di elementi murari, tra cui un parallelepipedo sospeso che, da piano di appoggio del lavello, penetra fino all’interno della camera da letto divenendo comodino per il letto retrostante.  

Infine, ma non di secondaria importanza è l’uso della luce, che accentua la profondità dei volumi e delle superfici che si intersecano tra loro, sia all’esterno che all’interno della residenza.


Luogo Varapodio
Anno
 2015 - 2016